giovedì 14 marzo 2024

PER LA CRITICA DELLA DEMOCRAZIA POLITICA

 -Mario Tronti-
La dimensione quantitativa

«Il movimento operaio non è stato sconfitto dal capitalismo. Il movimento operaio è stato sconfitto dalla democrazia». Così scriveva Mario Tronti ne «La politica al tramonto» (testo fondamentale scritto sul finire del Novecento oggi disponibile in una nuova edizione di DeriveApprodi). La critica della democrazia politica, del resto, è uno dei grandi temi della ricerca trontiana. Riprendiamo da Machina la trascrizione della lezione seminariale tenuta mercoledì 12 dicembre 2007 da Tronti alla facoltà di Scienze politiche dell’Università La Sapienza di Roma, organizzata dalla Rete per l’autoformazione

mercoledì 13 marzo 2024

LIBERARE LA VITA: IL CONFEDERALISMO DEMOCRATICO IN ROJAVA

 La democrazia diretta  -Paola Legrenzi*-

per la liberazione della donna e l’ecologia

Se l’esperienza del Rojava trae la sua origine tra il 2012 e il 2014, durante la guerra civile siriana, quando dà vita a quella che ora si chiama Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est (AANES), le idee e i movimenti che la innervano sono in essere fin dagli anni Settanta, con l’esperienza di lotta del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan)

martedì 12 marzo 2024

LE RESPONSABILITÀ DELL’UE E DELL’ITALIA

 PER GLI ABUSI COMMESSI IN LIBIA 

 AI DANNI DEI MIGRANTI -Fulvio Vassallo Paleologo-

Sullo sfondo delle prassi di fermo amministrativo delle navi delle ONG che non obbediscono al coordinamento delle autorità libiche si colloca la complicità dell’Unione europea che sostiene economicamente la Guardia costiera libica, curandone da anni la formazione, e agevola con gli assetti aerei di Frontex le intercettazioni dei barconi in fuga verso l’Europa, su quella rotta del Mediterraneo centrale che rimane l’unico canale di ingresso per i migranti abusati e intrappolati in Libia. Come se il contrasto dell’immigrazione clandestina che costituisce la base del coordinamento operativo con le autorità libiche potesse cancellare gli obblighi di ricerca e soccorso, fino allo sbarco in un porto sicuro (place of safety-POS) imposti a Frontex, ed agli Stati europei ospitanti, dunque anche all’Italia, dal Regolamento europeo n.656 del 2014

domenica 3 marzo 2024

LINGUAGGI SISTEMICI NELLA CRISI DI GAIA

  SU MOLECULOCRACY E CRONACHE DEL BOOMERNAUTA --Daniele Gambetta-

L’accelerazione del capitalismo digitale e la proliferazione dei suoi linguaggi nella sfera sociale ci hanno portato sempre più a vedere all’immaginario cibernetico come confinato alla logica del controllo e del dominio antropocentrico, quindi vettore della crisi ecologia. Così facendo rischiamo di perdere un’opportunità: quella di cercare nuove mappature del reale che utilizzando un linguaggio sistemico, senza approccio riduzionista o determinista, provino a descrivere nuove forme di organizzazione e relazione tra agenti, umani e non, all’interno della crisi di Gaia. Per fornire prospettive in questa direzione, tra le tante, esistono due possibilità: una è immaginare mondi futuribili o ucronie in cui la forme della tecnica e dei saperi hanno preso anche altre strade, l’altra è suggerire nuove teorie dell’organizzazione basandosi su esperienze reali vissute all’interno di contesti sociali. Entrambe queste strade, negli ultimi mesi, sono state percorse da due testi, rispettivamente la fabula speculativa Cronache del Boomernauta di Giorgio Griziotti (Mimesis, 2023) e il saggio artistico Moleculocracy di Emanuele Braga (Nero, 2023)

martedì 27 febbraio 2024

GANDHI AD AUSCHWITZ

Elogio della Nonviolenza (e sue problematiche) -Antonio Minaldi-

Oggi possiamo dire, abbastanza a ragione, che in questi ultimi anni, parallelamente alla crisi della sinistra marxista e radicale, quella propensione verso l’accettazione della “violenza necessaria”, come passaggio ineludibile verso la costruzione di un “mondo migliore”, sia progressivamente entrata in crisi, o quanto meno si sia venuta a trovare in condizioni di crescente difficoltà

venerdì 23 febbraio 2024

CHIAPAS E CONFINI

-Associazione Ya Basta! Êdî Bese!-

un dialogo con il "Nodo solidale Mexico"

  Rilanciamo da Global Project un "dialogo-intervista" a cura di Ya Basta! Êdî Bese! al Nodo Solidale, un collettivo nato nel 2007 e aderente alla Sexta, che si occupa di solidarietà e informazione tra il Messico e l'Italia

giovedì 22 febbraio 2024

IL POSTO DELLE DONNE E IL RICATTO DELLA SOPRAVVIVENZA

Politiche autoritarie del presente -Cristina Morini-

Lo sperimentiamo, nella materialità, ogni giorno: in presenza di inflazione, le retribuzioni del lavoro tendono a diminuire in termini reali, poiché non esistono più meccanismi automatici di adeguamento dei salari all’aumento dei prezzi. Eppure, l’informazione cerca di convincere chi legge e chi ascolta con opposte impressioni

martedì 13 febbraio 2024

QUESTIONE MERIDIONALE

  una questione di sviluppo? 

-Augusto Graziani-

Inedito di Augusto Graziani nel decimo anniversario della sua morte, in uno con la prefazione di Francesco Maria Pezzulli (che ha scoperto la registrazione dell’intervento) e con la postfazione di Andrea Fumagalli

sabato 10 febbraio 2024

QUANDO NOI PALERMITANI DIVENTAMMO AUTONOMI

 Un ricordo di Toni Negri -Antonio Casano-


Siamo lieti di pubblicare questo ricordo di Toni Negri, scritto da Antonio Casano, che non si limita ad omaggiare il Maestro ma ricostruisce i nessi politici e teorici che condussero lui e i suoi compagni di Palermo a fondare, intorno alla metà degli anni ’70, l’Autonomia Operaia nel capoluogo siciliano. C’è da dire che il rapporto di Toni Negri con la Sicilia era precedente, dei primi anni ’50, quando, appena ventenne, provò uno di quei momenti di chiarezza che lo accompagnarono per tutta la vita: «mentre la laica religiosità di Danilo Dolci mi aveva sconcertato e insospettito, avevo conosciuto alcuni proletari, militanti comunisti – raccontarono delle occupazioni delle terre e mi mostrarono i feroci e possenti risvolti della lotte di classe agraria […] quando i carabinieri mi cacciarono da Partinico, la mia ingenuità si fece per un momento selvaggia. Traversando le montagne sopra Palermo provai uno di quegli adolescenziali momenti di chiarezza nella ribellione che garantiscono per la vita. Bisogna ribellarsi, è giusto ribellarsi. La miseria era insopportabile. Dovevo dunque conoscere il movimento operaio – e reinterpretare il senso di giustizia e di trasformazione collegandolo ad un soggetto più reale di quello cui mi ero – genericamente e pacificamente – fin lì riferito». Insomma, negli anni ’50 è la Sicilia che spinge il cambiamento di Toni Negri, mentre negli anni ’70, come vedremo nel testo di Antonio Casano, è Toni Negri che spinge al cambiamento i giovani siciliani. Buona lettura a tutti 

[FMP, machina@deriveapprodi.org]

lunedì 5 febbraio 2024

PERCHÉ SOULÈVEMENTS È IN STRADA

-Les soulevements de la terre-

la questione ecologica è la questione sociale

Ecco ormai trascorsa una settimana da quando il mondo agricolo ha preso ad esprimere chiaramente e nei fatti la sua rabbia: rabbia di una professione diventata quasi impraticabile, in crollo sotto la brutalità degli sconvolgimenti ecologici che si annunciano e sotto asfissianti vincoli economici, normativi, amministrativi e tecnologici. Mentre i blocchi continuano un po’ ovunque, presentiamo alcune posizioni circa la presente situazione espresse dal punto di vista dei Sollevamenti della Terra 

[Les soulevements de la terre]